Shonanoka – her space holiday

Di notte costruisco dei castelli meravigliosi pieni di torri e camminamenti sospesi e passaggi segreti e ponti levatoi e fossati con dentro i coccodrilli e i lucci feroci e giardini nascosti con alberi dalle foglie viola e uccelli che cantano in contrappunto e finestre e trafori e tetti spioventi per ripararsi quando fa troppa luce o troppo vento.
Poi inizia ad entrare la luce dalla finestra della camera da letto e immagino gli incendi e le alluvioni, immagino i cedimenti delle travi di legno e l’umido che corrode la pietra delle cantine piano piano, inizio a vedere le macchie di muschio sui cardini dei portoni intagliati.
Allora rado al suolo tutto, giardini e lucci compresi. E mi alzo. Bevo un bicchiere d’acqua e inizio a ripulire lo spazio dalle macerie. Passo l’aspirapolvere sui prati, il ferro da stiro sulle colline, smacchio i boschetti di betulle con pazienza certosina. Cosi’ quando poi arrivi, perche’ prima o poi arrivi, lo so, trovi tutto a posto e in ordine, senza nessuna traccia della grandezza e del disfacimento che ti hanno preceduto.

Rispondi

UA-83207466-1