Oggi

Sono passate le mattine in cui mi svegliavo al pensiero che potesse essere proprio quello il giorno, proprio oggi.
Non era mai stato ieri, quindi sì, le probabilità che fosse proprio oggi erano ogni giorno più alte e il cuore mi batteva sempre più forte.
Sono passate le mattine pigre passate a gironzolare per casa, contando gli incroci delle fughe e leggendo segni in ogni piastrella.
Adesso ho mattine fatte di sveglie faticose, e i segni mi hanno abbandonata, e ho esaurito ogni conto alla rovescia e ho ricominciato a contare per dritto. E non penso più “oggi sarà il giorno”, penso solo “oggi devo fare questo, poi questo e poi questo” e tirare sera, e tirare notte, e tirare mattina fino alla sveglia.
Ora tutti gli oggi sono noiosi come ieri, ogni adesso è un nuovo anello alla catena di momenti mancati, e domani è solo un’altra sveglia difficile, e dopodomani, e il giorno dopo, e ricomincio a contare per dritto ancora un giorno, poi due, poi tre, allontanandomi a passi affaticati e precisi da quelle mattine in cui mi aspettavo da un momento all’altro un nuovo corso.
Mi perdi una mattina alla volta. Tu non ti accorgi, ma io sì.
Che poi, voglio dire, arriva un momento in cui per forza di cose speri che arrivi quel momento in cui dici basta.
e se poi. e se poi. esseppoi proprio il giorno che arriva il basta è il giorno che? tanto non succede, ma metti che succeda?
Ok, non sei ancora pronta, è evidente. (Abbracci rimproveranti.)
oh, cose di molto piangere, mala. uffissima.
Ti abbraccio stretta stretta. Perché ogni passo lontano, comunque, avvicina a qualcosa d’altro. Cosa non si sa, ma potrebbe essere bellissimo, però.
eh lo pensavo anche io, ma mi sa che era molto lontano perchè sembra un deserto dei tartari poi.
Io sono nuova di questo blog ma lo sento scritto sulla mia pelle. Grazie Malapuella, dici quello che vorrei dire io.