Istruzioni per l’uso del *mio* telefono

Visto che in questi giorni ho il nervosetto facile perché fa caldo e tutti sono in ferie tranne me – tranne meee – tranne me – tranne me – tranne me etc ho pensato di rendere la vita più semplice a voi e magari (in realtà, soprattutto) a me fornendovi delle indicazioni fondamentali riguardo all’utilizzo dei mezzi di comunicazione con me.
Ci tengo a sottolineare: con me. Con gli altri fate come vi pare. Ma con me, se mi volete bene e se ci tenete alla pelle, per cortesia fate così.

1. Se mi chiami e non rispondo c’è un motivo. E’ inutile insistere e richiamare otto volte nell’arco di dieci minuti: continuerò a non risponderti. Molto probabilmente sono impegnata a fare qualcosa che mi impedisce materialmente di rispondere al telefono (la doccia, il riposino, la lampada abbronzante o addirittura magari lavorando), in altri casi potrei non essere nella condizione psicofisica adeguata per rispondere alle tue richieste (che già immagino appena vedo il tuo nome lampeggiare sullo schermo): rassegnati, non è insistendo che migliorerai la tua né la mia posizione. Anzi, ti dirò di più: maggiore è la densità di telefonate perse/minuto minori sono le possibilità che io ti richiami con urgenza.

2. Se dopo quindici chiamate perse nell’arco di venti minuti non trovi nessun altro modo di farmi percepire la tua urgenza e il tuo bisogno di comunicare con me all’istante (e ti garantisco che ce ne sono) io immagino un unico scenario possibile: un bruto ti stava minacciando con un coltello, l’unica persona in grado di salvarti sarei stata io, purtroppo non ho risposto al telefono e quindi ora, dopo quei quindici inutili disperati tentativi, sei morto. Quindi non serve che ti richiami. Anche perché un po’ te la sei cercata, voglio dire: chi mai affiderebbe la sua vita a me? Come ti viene in mente di chiamare ME in queste cirostanze? Non ce l’hai un parente più prossimo? Non sarebbe stato meglio fare un tentativo con la polizia, i carabinieri, la guardia di finanza?

3. Se non rispondo al telefono non è perché ti odio. È perché magari in quel momento esatto sono arrampicata su una metropolitana stracolma e non voglio far assistere tutto il vagone alla nostra conversazione, o forse sono su un interregionaleveloce senza aria condizionata che viaggia quindi con tutti i finestrini abbassati creando un casino d’inferno, o forse ho in mano delle teglie appena sfornate a cui devo badare, magari sto piangendo perché ho appena finito di leggere un libro commovente. In nessuno di questi casi sarei in grado di comunicare efficacemente con te. Ti serve qualcosa? Scrivimi. Mandami un SMS, mandami una email. Tenuto conto che oltre a non voler rendere conto a terzi del casino organizzativo delle mie giornate in questo momento e tenuto più che altro conto della mia memoria a forma di scolapasta qualunque cosa urgente tu mi chieda di fare per telefono io me la dimenticherò. Ti serve qualcosa? Scrivimelo. In questo modo appena avrò la possibilità ottempererò a tutte le tue richieste. Hai bisogno di me? Scrivimelo. E’ veramente urgentissimissimissimo? Scrivimi che è davvero urgentissimissimissimo. E prega che lo sia davvero. Ma c’è una cosa che non devi mai e poi mai fare, vedi punto 4.

4. La segreteria telefonica. No, seriamente. Io non la disabilito perché non sono capace mi aiuta a scremare tra i miei contatti quelli che vivono nel mondo reale e quelli che vivono nel mondo di fruttolo. O nel 1987. Cosa vi spinge a lasciare dei messaggi in segreteria? Cosa? Per quale motivo io, che ho già visto le vostre sette chiamate perse, dovrei prima chiamare un numero per ascoltare un vostro messaggio che dice “ciao sono io richiamami quando puoi è urgente” e poi solo in un secondo momento chiamare direttamente voi? PERCHÉ? Io davvero, cioè, boh. Se posso fare una telefonata la faccio a voi, non alla segreteria. Se non posso, non chiamo nemmeno la segreteria. Mandatemi una email. Mandatemi un messaggio. Ora ci sono pure quelli gratis, di whatsapp, per cortesia non lasciate messaggi in segreteria, non nel 2012, non se mi volete bene, non se davvero avete bisogno che vi richiami.

5. A proposito di whatsapp. Prima di dare per scontato che io abbia il vostro numero salvato nella mia rubrica evitereste del grande imbarazzo sia a me che a voi stessi se al primo contatto vi presentaste. Perché il nomignolo con cui vi registrate il più delle volte non solo non mi dice nulla ma nemmeno vi rende onore. Nuovo messaggio da Piccipisella: “ciaooooo! come va?”. Ecco. Io normalmente rispondo “Bene, grazie. Ma non so chi tu sia”. E questo sottintende che io nemmeno lo voglio sapere chi è Piccipisella. Invece niente, poi si presentano sempre, in un tripudio di imbarazzo.

6. Ho un unico numero di telefono. Personale e di lavoro. Che siate amici o clienti: abbiate pietà e abbiate pazienza. Prima o poi vi richiamo, promesso. E sarà bellissimo per tutti noi. Datemi solo il tempo di farmi passare il mal di testa e mettere in carica la batteria. E non offendetevi se col mio telefono rispetto le mie priorità, non c’è niente di personale, è solo mera sopravvivenza.

4 Comments on Istruzioni per l’uso del *mio* telefono

  1. Oltretutto è anche inutile richiamare il tizio delle venti chiamate perse in venti minuti, continuerà a farlo lui, imperterrito.

  2. “Se posso fare una telefonata la faccio a voi, non alla segreteria.”

    non potrei essere più d’accordo…

    in più, le volte che mi decido ad ascoltare la segreteria perchè potrebbe essere importante, i messaggi recitano più o meno così:
    “ciao, sono XXX, ti chiamo perchè – rumore di sottofondo che copre ogni parola perchè la persona che ti chiama è in treno, galleria, per strada, sulla metropolitana che si sta fermando proprio in quel momento accompagnata dal tipico, dolce, e prolungato stridere dei freni … – e penso che questo sia importante per te! fammi sapere! ciao”

    SMILE
    ^_^

  3. A me nella segreteria lasciano messaggi tipo: “ciao, ti chiamavo per dirti questo […] Ti richiamo più tardi.”
    Il che, talvolta, mi fa anche comodo, perché a quel punto se l’argomento non mi è gradito, non rispondo più per principio.
    La segreteria, quest’arma a doppio taglio.

  4. mai letto qualcosa di simile…Ma forse leggo pochino… comunque una vera meraviglia!

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