Il labirinto della rosa
Questo è impegnativo, ve lo dico. Lyala sotto acido sogna di essere Dan Brown e ci regala una storia di amore appassionato e impossibile, un mistero di famiglia che è molto più di quel che sembra, improbabili rimandi esoterici da rincorrere per mezza Europa negli indizi seminati nei secoli dei secoli. Questo libro è talmente improbabile da fare il giro e diventare un capolavoro. Pagina dopo pagina ci si domanda quanto oltre possa ancora arrivare a premere sui limiti del ridicolo e la risposta è: tantissimo, prima li sfiora, poi li tampona con decisione e alla fine li sfonda con entusiasmo arrivando alla totale assurdità.
Non vorrei che leggendo queste righe però commettiate l’errore di eliminarlo dalla vostra to-read list: questo libro va letto assolutamente, soprattutto nei momenti un po’ difficili in cui non si riesce a trovare una lettura soddisfacente. Arrivate da un periodo in cui vi sentite sovrastimolati intellettualmente? Le ultime letture vi hanno lasciato un senso di fatica e avete perso un po’ la voglia di scegliere il prossimo romanzo? Vi sentite demotivati, perplessi? Toccate il fondo, consapevolmente, e poi la risalita sarà facile e indolore. Resettatevi le papille del gusto letterario, azzerate ogni aspettativa; leggere questo romanzo è come fare una lavanda gastrica letteraria: lo leggete, state male, ma poi ricominciate a funzionare perfettamente e a trovare soddisfazione nel leggere qualunque cosa, fosse solo il retro della scatola dei cereali.
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