Esploratori a casa propria
Come probabilmente già saprete da tutti i vari social su cui sfogo quotidianamente la mia logorrea per un mese ho preso parte al progetto #ExploraMi: insieme ad altri 8 colleghi (?) blogger abbiamo esplorato Milano grazie al servizio OpenWifi sponsorizzato da Windows Explorer.
Ognuno di noi ha avuto in custodia la propria zona: la missione era quella di utilizzare il servizio di connettività gratuito messo a disposizione del Comune di Milano dai vari hotspot attivi. Io OVVIAMENTE da fiera abitante dell’estrema periferia ovest mi sono aggirata per la zona 7, che se non lo sapete è anche la zona più bella di Milano, oltre ad essere ovviamente la zona in cui vivo e lavoro.
Solo in questa zona sono attivi più di 30 punti in cui potersi collegare del tutto gratuitamente: basta registrarsi sul portale, inserire userid e password (che rimangono uguali per il resto della vita!) e via, si è in rete.
Ho anche stilato una piccola classifica dei miei 3 hotspot preferiti, per togliervi dall’imbarazzo della scelta
1. Piazza Piemonte: perché è una delle piazze più belle di Milano, con i due palazzi liberty a far da guardia a via Washington, perché ci sono dei giardinetti con fontane, statue e panchine comodissimi per navigare, perché c’è un teatro e mille posti per mangiare o bere o trovarsi con gli amici -> la connessione vi servirà per scoprire la programmazione del teatro e per pianificare l’uscita post-spettacolo tra ristoranti e gelaterie
2. via Caprilli/Palatino: proprio davanti all’ippodromo del galoppo che quest’anno festeggia i suoi 125 anni -> connessione fondamentale per scoprire la storia di questo cuore battente della vita milanese, che non ospita più solo corse ma eventi di diverso tipo (tipo il concerto dei Blur E NON AGGIUNGO ALTRO)
3. via Anselmo da Baggio: perché a differenza di molti progetti simili in altre città, l’OpenWifi di Milano arriva proprio fino alle più estreme periferie -> vi servirà la connessione per scoprire la storia incredibile di questo quartiere ingiustamente “maltrattato”, le sue chiese romaniche, le cascine medievali dove ha alloggiato Petrarca, le tipiche case di ringhiera mantenute intatte dal XVI secolo. Sarà come una gita in un antico borgo di campagna, senza uscire dai confini di Milano
Menzione speciale per l’hotspot al Parco delle Cave: non è ancora stato attivato, ma io personalmente non vedo l’ora di spaparanzarmi tra i papaveri a bordo dei laghetti a spippolare sul mio tablet (clima permettendo), con gli occhiali da sole e le papere a guardarmi incuriosite.
Ovviamente per queste missioni di esplorazione siamo stati dotati di adeguati dispositivi: a me è toccato in sorte il tablet Acer e nonostante un primo momento di smarrimento ho superato le mie inconsistenze tecnologiche e ho preso subito la mano con l’utilizzo di WinExplorer8, quindi oltre ad aver esplorato la mia amata Milano mettendomi nell’ottica di chi magari la conosce meno ho anche imparato qualcosa di nuovo (e senza nemmeno tanta fatica).
Rispondi