Donne all’opera

La definizione di serendipità può essere riassunta come il trovare qualcosa mentre si cerca qualcos’altro. Non so se il concetto di serendipità si possa applicare anche a quello che mi è successo di recente e che, appunto sempre per casualità, ha a che vedere esattamente con gli ultimi post pubblicati qui sul blog.
Dopo aver terminato la mia presentazione all GGDMilano raccontando la musica classica ai tempi di Deezer, Spotify e Rdio sono stata avvicinata da Christian, che mi ha messa in contatto con Francesco, che sta lavorando a un progetto bellissimo.
Potere delle coincidenze felici oppure potere del networking come spiegato da Domitilla nel suo libro? Quello che conta è che ora sto per partire per un altro viaggio, questa volta soprattutto metaforico, nel regno dell’Opera lirica. Da Parigi, a Roma alle sponde del Nilo, seguirò le orme di tre eroine ognuna con una storia immortale da raccontare. Ma non solo. Sarà infatti un viaggio tutto al femminile, tra interpreti, direttrici d’orchestra, esperte di astronomia, di enologia… ma non voglio anticipare troppo, quindi andiamo con ordine.

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Dal 18 luglio al 10 agosto 2014 l’Opera è donna.
Il Macerata Opera Festival 2014: L’opera è donna è l’evento culturale con cui si festeggia la 50ª Stagione lirica allo Sferisterio di Macerata celebrando tre grandi eroine del melodramma: nuove produzioni di Aida, con cui si aprì la prima stagione nel 1921, e di Tosca, insieme alla ripresa della Traviata degli Specchi di Brockhaus e Svoboda. Sul podio salgono per la prima volta tre direttori d’orchestra donna, mentre il Festival Off invade la città con mostre, conferenze e concerti.

Ovviamente appena mi è stato raccontato questo progetto me ne sono subito innamorata, sia per la mia passione per la musica e per la sua accessibilità, sia per il tema tutto al femminile che non è così scontato, neppure in questi giorni in cui tanto si sente parlare di “quote rosa”, ruolo e figura della donna, pari opportunità.

Il melodramma è la forma d’arte che prima e più di ogni altra ha imposto alla nostra attenzione figure femminili protagoniste: donne forti, eroine dalle virtù e passioni esemplari e spesso estranee o eccedenti i canoni rigidi con cui la società cercava di imbrigliare le identità femminili. Basta scorrere velocemente un elenco di i titoli di opere dell’Ottocento per rendersi conto dell’assoluta preponderanza delle eroine femminili.
Storicamente i grandi personaggi femminili dell’opera sono stati incarnati da altrettanto grandi interpreti sul palcoscenico; la presenza femminile sul podio è stata invece sempre ostacolata da un mondo musicale di proverbiale misoginia. Oggi però qualcosa sta cambiando. La scelta del Macerata Opera Festival di affidare la direzione delle tre opere rappresentate ad altrettante direttrici d’orchestra donne è quindi una scelta di campo a favore delle pari opportunità ma soprattutto una scelta artistica che segnala all’attenzione generale un fenomeno artistico in atto: non si tratta di riservare quote rosa ma di riconoscere i talenti. Talenti che nella scena musicale di oggi, ci sono, e sono di qualità eccellente.

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Sarà una bella avventura. E ovviamente c’è un hashtag!  Perché sarà l’avventura di chiunque voglia attendere luglio partecipando in rete con i propri contributi a questo progetto e seguendone l’evoluzione, quindi segnatevi subito: #donneallopera.
SPOILER: sì, può darsi che vi chieda anche di fare delle cose. Sì, se ve lo chiederò è perché vi voglio bene. Sì, sia maschietti che femminucce, nessuno escluso.

In attesa dei prossimi aggiornamenti ecco 6 secondi della meravigliosa Jessica Nuccio che commuove gli avventori di Eataly a Milano cantando Traviata alla presentazione del festiva di lunedì 13 Maggio.

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