Da Ripon a Hexham: la strada

La strada è un posto qualsiasi. La strada serve a collegare due posti specifici: la possiamo misurare in distanza o tempo, la possiamo lastricare, la possiamo  percorrere con diversi mezzi ma resta sempre un “da-a”.
La strada è un posto qualsiasi fra due posti specifici. Si dipana da “sono appena partito” a “sto arrivando” passando per “qui da qualche parte, circa a metà”.
Ci hanno fatto i decenni di poetica su questa cosa del viaggio e della strada come protagonista, ma la strada resta sempre il posto da cui si raccolgono i reietti. E avere ancora tanta strada da fare ci separa dalla nostra meta di perfezione, per quanto avere una lunga strada davanti è solitamente un buon auspicio.
La strada è un posto qualsiasi, ecco perché l’uomo della strada è un uomo qualunque.
La strada non è il paesaggio (quello sta intorno), non è il cammino (quello è nei nostri piedi), la strada non è il percorso (ma solo il suo mezzo), la strada è solo una striscia qualunque di terra o di asfalto in cui possiamo prenderci una pausa dalle responsabilità e essere momentaneamente dei passanti. Delle persone qualsiasi. Su un pezzetto di terra, che vanno da qui a lì e forse non si perdono.

 

Nell’immagine si trova chiaramente esemplificato il senso del qualunque e il senso del “da tre giorni ho visto più pecore che esseri umani, non me ne dispiaccio ma non aspettatevi riflessioni sull’originalità”

1 Comment on Da Ripon a Hexham: la strada

  1. bello. sempre piaciute queste riflessioni sui viaggi. riflessioni che facciamo poco o mai tutti presi dalla/nella meta.

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