Berwick-Upon-Tweed, è l’ora di dire grazie
E così il mio viaggio è giunto al termine. Sono arrivata alla meta, a Berwick, sul confine con la Scozia dopo aver percorso ben 100o chilometri di Inghilterra in diagonale, partendo dal confine con la Cornovaglia.
Una lunga distanza scandita dalle storie e dalle persone, dai paesaggi di campagna e urbani, e come sono cambiati nel corso dei chilometri in architetture e vegetazione.
Il lungo viaggio di Harold è nato quasi contro il suo volere, a sua insaputa. Lo scopo del viaggio era portare una piccola parola a una piccola persona dall’altro lato di un paese in fondo non poi così grande.
La parola era “grazie”, e anche io al termine del mio viaggio la voglio portare a un po’ di persone.
A Silvia e a Clelia, innanzitutto: grazie per avermi dato l’opportunità di vivere questa esperienza e per avermi fatto incontrare Harold. È stato un privilegio e un vero piacere progettare e costruire questo viaggio insieme a voi.
E sempre per Sperling&Kupfer grazie a Ornella R., per il nostro breve incontro e per le sue preziose parole di incoraggiamento.
Grazie a Carlotta, Vivian e Antonio: fratelli di sangue o di elezione. Non lo sapete, ma vi ho tenuto con me più vicino dei calzini appallottolati nello zaino, più dei biglietti dei treni che ho preso, più delle pupille appiccicate a ogni cosa bella che ho visto.
Grazie a Chiara, navigatrice di gusci di noce in bicchieri da cocktail, per i consigli sull’utilizzo di tumblr, per le mail di conforto e per il tesoro di amica che è.
Grazie a Barbara, appassionata viaggiatrice, sapiente intervistatrice, amante di cose uk: il mio nuovo look biondo potrebbe anche essere un omaggio maldestro e discreto a chi mi ha da sempre incoraggiata a partire.
Grazie a Mafe e Filippo, maestri cartografi. Le cose migliori che penso nascono dalle spine della rosa dei venti delle loro indicazioni.
Grazie a Alessandro, alla sua ospitalità londinese e alla sua presenza rassicurante. Eletto prodotto dell’anno e persona di fiducia 2012. E pure 2013.
Grazie a Rachel, per la lunga chiacchierata, il caffè lungo e i lunghi abbracci.
Grazie al mio papà che compie 60 anni quando torno: impavido esploratore di percorsi sui tram e compositore di sms. E grazie alla mia mamma, per essersi presa cura dei miei gattini mentre sono stata via. E poi per essere la mia mamma.
Grazie a tutti voi che avete seguito questa avventura leggendo il libro per accompagnarmi, raccontandomi le vostre sensazioni, stellinando, rituittando, commentando, menzionando, laicando, condividendo, ritumblerando, chi-più-ne-ha-più-ne-mettando: mi avete tenuto compagnia, mi avete fatto sentire a casa anche se ero lontana lontana, mi avete stimolato e fatto sorridere. Spero che alcune di queste cose siano state in qualche modo reciproche.
E grazie a Massimo, che mi dà la voglia di tornare.
Puccissimo <3
complimenti per gli splendidi racconti e l’avventura. ora sotto con la lettura di Harold fry 🙂