Aida, come sei bella

Da bambina non sognavo di andare a vedere gli elefanti al circo: il mio sogno era di vedere gli elefanti dell’Aida all’arena di Verona.
Mi sembrava corretto inaugurare questo blog con una nota autobiografica, possibilmente molto poco pertinente con il tema portante, che sarebbe la musica classica e per esteso l’opera. Da qui il pensiero degli elefanti e il suo naturale sviluppo (d’altra parte già il titolo “calamaretti giganti” lascia intuire la mia passione per gli animali fuori misura che c’entrano poco con la musica).
Poi tutta la creatività si è esaurita e non ho trovato un titolo migliore per il post, ma questa è un’altra nota autobiografica di cui non si sentiva la necessità.

La trama di Aida è abbastanza complicata, ed è come un grande compendio di temi universali (l’amore, la guerra, la gelosia, gli intrighi politici, gli amanti che si trovano uniti solo nella morte) mescolati a temi di attualità (figlie di re rapite e tenute schiave da figlie di faraoni, nipoti di primi ministri alla corte di personaggi oscuri, passione, rivelazioni, colpi di scena).

Questo in effetti sarebbe stato l’anno perfetto per coronare il mio sogno. Non soltanto infatti si celebra il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi ma è anche il centenario del festival operistico in Arena che venne inaugurato nel 1913 proprio con l’Aida, considerata da quel momento in poi l’opera regina del festival.
L’opera di Verdi questa estate sarà presente in due produzioni, una nuova con la regia de la Fura dels Baus e una rievocazione dell’allestimento originale del 1913.

Invece io andrò all’Arena di Verona a sentire Paul McCartney: come cambiano le cose.
Però un paio di settimane fa ero a Verona proprio il giorno in cui l’Hellas è stato promosso in serie A dopo undici anni di sofferenze in B e serie pro, e intorno all’arena tutti i tifosi vestiti di gialloblu festeggiavano cantando le loro canzoni da stadio, su un motivetto ben riconoscibile.
Non c’erano gli elefanti, solo le bandiere, ma è stato bello lo stesso.

Rispondi

UA-83207466-1