La sposa silenziosa

Più riguardo a La sposa silenziosaQuello che mi è più rimasto impresso de “La sposa silenziosa” è l’odio che ho provato verso i protagonisti. Solitamente mi altero per la scrittura sciatta, oppure quando i personaggi sono troppo piatti. In questo caso invece la scrittura è ottima: c’è ritmo, c’è mestiere ma senza compiacimento e affettazione, c’è la trama, c’è l’atmosfera. E cosa più importante ci sono i protagonisti: vivi, approfonditi, indagati nella loro storia, nel loro vissuto, nelle emozioni, i dubbi, le conseguenze: c’è veramente tutto. Solo che li ho odiati: tutti, dal primo all’ultimo. Forse perché odio le persone, e questi assomigliano troppo a delle persone vere? Forse perché preferisco non entrare troppo in confidenza con gente che non mi piace, e questo libro mi ha costretto per pagine e pagine a stare nella stessa stanza con persone da cui scapperei lontanissimo le per caso le dovessi incontrare nella vita vera? Leggere questo libro è stato come osservare uno strano insetto con troppe zampe: affascinante a suo modo, ma anche profondamente disturbante. E sì, mi è piaciuto molto, nello stesso senso in cui può piacere la rappresentazione di qualcosa che si disprezza. Non lo so, mi sento un po’ ambivalente. Forse sono una moralista bigotta. O forse lo scopo del libro era proprio questo.

1 Comment on La sposa silenziosa

  1. Cavolo, nessuno mi capiva quando dicevo che “alta fedeltà” di Hornby mi era piaciuto da matti ma odiavo A MORTE il protagonista.
    Come si fa ad amare un libro di cui odi in modo estremo e viscerale la cosa principale?
    Finalmente hai espresso con le parole piú adatte quello che ho pensato quella volta lí.
    Grazie, ecco perché ho bisogno di avere intorno a me persone che sanno come spiegarsi, perché io non sono capace.

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