Uan-ciu-tri e uan-ciu-tri

1.
Quando mi sono innamorata è stato un grosso scandalo perché tutte quelle persone per bene hanno deciso che non si deve fare una cosa così sconcia e come mi sono permessa proprio io proprio in quel modo. Poi è stato meno uno scandalo perché erano tutte impegnate a trovare ogni due mesi l’amore della propria vita e poi soffrire perché ne volevano trovare un altro e si sono distratte, tutte queste persone per bene, e però non hanno mai dimenticato che innamorarsi così era proprio una cosa sconcia e che loro tutti gli amori della propria vita che trovavano ogni due mesi no, loro di innamorarsi no, che imbarazzo, che scandalo, loro erano persone troppo per bene per innamorarsi, vergogna.

2.
In certi giri di amicizie devi essere molto bravo a fare qualcosa di molto specifico perché c’è posto solo per uno (abbiamo già il nostro suonatore di contrabbasso, grazie, anche chi parla bene il francese e chi sa leggere ad alta voce. C’è un posto vacante per estrattore di radici quadrate a mente, tu come te la cavi con le radici quadrate?).
In certi giri di amicizie devi sempre sapere dov’è il tuo posto e devi sempre saper stare al tuo posto (ma è facile perché certi giri di amicizie sono sempre dalla parte della ragione, e il tuo posto lo trovi lì, proprio di fianco alla ragione, come potresti mai sbagliare?).
In certi giri di amicizie devi entrare con il cuore leggero oppure spezzato, e in ogni caso pronto a darlo a qualcuno di quel giro di amicizie. Poi in quei giri di amicizie, è vero, ci si sposa molto di rado, e quando lo si fa si fa in comune col rito civile, però hai uno molto bravo a parlare il francese per i brindisi e uno molto bravo a suonare il contrabbasso per far ballare tutti.
In certi giri di amicizie impari a ridere a tempo per cose che non capisci, ma ti distingui da chi non ride perché non solo non capisce ma oltretutto non fa parte di quel giro di amicizie, e quindi non è già questa una bella cosa? Non è già questo il motivo migliore per ridere?

3.
C’è una strada in cui passo sempre a piedi quando torno a casa. In quella strada la gente perde un sacco di cose e mette dei cartelli. Da due settimane c’è un cartello persa Carlotta, una gatta bianca sotto e grigia sopra, ricompensa per chi la trova. Questa sera c’era un cartello perso mazzo di chiavi con portachiavi nero con simbolo Peugeot, ricompensa per chi lo trova. Poi più avanti c’è un cespuglio di rose gialle tutte fiorite che manda un profumo buonissimo, e più avanti ancora uno di gelsomino tutto fiorito che manda un profumo ancora più buono. In quella strada io non ho perso niente, a parte la pazienza una volta, ma non metto il cartello perché così chi la dovesse trovare, se vuole e gli può far piacere, può tenersela per sé.

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