Stroud… Pausa!

Vi ricordate che ieri vi ho detto che pioveva, ma che tipo pioveva davvero molto molto forte? Ecco, non era un’esagerazione mia. Tanto che qui sono sicuramente molto più abituati alla pioggia di me e di tutti noi messi insieme, eppure oggi c’era metà della rete ferroviaria in crisi a causa degli allagamenti. Mica robetta da niente!
Quindi così, oggi è stata una giornata particolarmente complicata.
Sono salita su un treno che poi ha cambiato percorso, era strapieno e ho fatto metà del viaggio in piedi (o accucciata per terra) tra un vagone e l’altro, e poi il treno è arrivato ma in un’altra stazione, e pure in ritardo e così ho perso la coincidenza e ho dovuto aspettare ancora. Per fortuna i potenti mezzi dell’internet e della tecnologia ci danno una mano, e se sono riuscita a non perdermi e a non farmi venire una crisi isterica è stato solo grazie all’applicazione delle ferrovie inglesi che funziona BENISSIMO: non solo dà gli orari e i percorsi con tutte le fermate, ma aiuta anche a pianificare il viaggio e in più aggiorna in tempo reale TUTTI i treni con eventuali ritardi e (tocco di genio) binario di arrivo/partenza di ogni stazione.
Così sono riuscita ad arrivare a Stroud.
Purtroppo dopo le infinite ore di viaggio e l’uso estensivo della suddetta applicazione il mio telefono ha deciso di non collaborare più, quindi l’ho lasciato in camera a caricarsi e sono uscita ad esplorare Stroud in modo molto 1.0 (in realtà poi qualche foto su instagram l’ho messa, andate a spiare).

Approfitto del fatto di essere stata vittima di disavventure e fatiche esagerate per fare un po’ il punto.
Avete visto che si parla di Harold un po’ da tutte le parti? E non dico solo su tumblr dove il nostro sta iniziando ad avere una discreta schiera di seguaci, o su twitter e instagram su cui il viaggio è tracciabile grazie al tag #haroldfry.

È uscito un articolo sul corriere, lo potete leggere qui, e poi questa bella recensione su MarieClaire,

e anche un’intervista a Rachel Joyce sul Venerdì di Repubblica (penso che cliccando  sulle immagini si riesca a leggere meglio altrimenti mi sa che dovete andare in edicola).

E poi si parla non solo del libro ma anche del mio viaggio sia su wired che su theharlow: e qui voglio dare il mio ringraziamento di cuore al gentilissimo Alberto Grandi e alla dolcissima Annina Torossi. Grazie <3

 

Per oggi invece io mi fermo qui: devo riprendermi da questa infinita giornata di imprevisti e soprattutto devo conservare tutta l’intelligenza per domani.
Perché domani è IL GIORNO: non solo finalmente potrete trovare Harold in libreria* e così accompagnarmi nell’ultima parte dell’avventura con più partecipazione e consapevolezza, ma domani alle 10 di mattina (le 11 per voi) incontrerò Rachel Joyce. Ogni volta che penso alle cose che mi piacerebbe chiederle mi viene il magone, capite che è davvero necessario che io ora vada a recuperare un po’ energie e soprattutto di presentabilità.

* lo so, siete esserini tecnologici: la versione per Kindle arriva mercoledì, dovete attendere solo un piccinissimo giorno in più. Ma io vi aspetto, il viaggio riprende mercoledì

3 Comments on Stroud… Pausa!

  1. Allora, come è andata l’intervista?

  2. Secondo l’articolo del corriere ti chiami Valeria 😀

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