Neo

Ho un neo sul collo, davanti. “Quindi sulla gola” diranno di più precisetti, e probabilmente sì, se non mi avete mai vista per farvi capire dove sia il mio neo va bene dire che è sulla gola, proprio in mezzo, dove la pelle è sottile e forma un piccolo avvallamento vulnerabile dopo il duro della trachea e prima degli spigoli delle clavicole. Se mi avete vista invece non serve che vi spieghi dove sia il mio neo perché sicuramente lo avete ben presente: è un dettaglio che viene registrato immediatamente e che mi identifica, come la forma del naso e la forte personalità.
E proprio come la forte personalità anche il neo sul collo non manca di procurarmi saltuariamente problemi e impicci: l’ho più volte ferito pizzicandolo nella zip del kway, si irrita con i colletti, con i foulard, con gli orli delle maglie di lana… tutti fastidi fondamentalmente invernali.
Venerdì si è arrabbiato, tutto da solo, ha dato di matto “probabilmente a causa del sole” dice la farmacista che mi consiglia di tenerlo coperto con un cerotto fino alla visita dermatologica.
E allora io non solo vado in giro come una sfigata con la gola incerottata, ma la colla del cerotto mi fa pure allergia.

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