Milano Calibro 9

milanocal9Ho portato a casa questo libro dopo una strana serata di cui vi ho già accennato qualcosa qui. Sono riuscita ad aggiudicarmelo all’asta finale al prezzo di confessare la mia grande lacuna: non avevo mai letto nulla di Scerbanenco prima.
Inutile dirlo, la lettura mi ha completamente conquistata. Amo i racconti, amo Milano, non sempre si può avere Buzzati a cui mi sono eternamente votata da sempre e che amo sopra ogni altro autore ma ehi, qui potrebbe nascere una piccola tresca clandestina. Le atmosfere fumose e nebbiose da vero noir, il realismo quasi spietato che sembra rubato alla cronaca, fatti crudi e dolorosi raccontati con poche pennellate da maestro. Non è una lettura rilassante. Più di una volta sono rimasta profondamente turbata dai racconti, così semplici nella struttura ma così efficaci nel creare un senso di disagio, di scomodità. Eppure quello che è davvero disturbante è la profonda umanità che Scerbanenco riesce a infondere in ognuno dei personaggi. Sì, anche i più abietti e meschini sono umani nel loro errore, nella loro mostruosità. E il dolore che trasuda dalle pagine non riesco ancora a distanza di mesi a staccarmelo dalle dita.

____

Non è finita, non è finita: siete meglio di me e avete già letto tutto di Scerbanenco? È da pochissimo in libreria la nuova edizione del suo primo romanzo, pubblicato a puntate nel 1935 sulla rivista per ragazzi “Il Novellino”.
“Gli uomini in grigio” è uscito per Rizzoli con le illustrazioni di Peppo Bianchessi. Qui sotto l’invito per la presentazione che sarà il prossimo 22 giugno.

Screen Shot 2016-06-14 at 10.17.34

 

Rispondi

UA-83207466-1