Loddiswell e le piccole cose insignificanti

Quelle cose piccole, quelle cose insignificanti che facciamo ogni giorno come camminare, parlare con le persone, guardarci attorno: ecco, noi non ce ne accorgiamo ma sono tutti atti eroici.
Restano cose insignificanti solo perché non gli diamo la giusta attenzione. Le facciamo perché sono da fare, le facciamo in automatico, senza pensarci.
Senza intenzione, senza significato.
E così giorno dopo giorno ci accasciamo in un’esistenza insignificante, ma non perché non facciamo nulla di importante, semplicemente perché non siamo abbastanza attenti e non ci accorgiamo di quanto siano grandi tutte le piccole cose che facciamo.
Se invece imparassimo a essere più attenti ecco che ogni momento della giornata sarebbe una celebrazione di eroismo.
Tutti i muscoli che usiamo per girare il sugo nella pentola. E la conoscenza chimica delle giuste proporzioni degli ingredienti, e le nozioni basilari della fisica applicata alla cottura della pasta: siamo il risultato di secoli di evoluzione, siamo l’ultima espressione di generazioni e generazioni di esperienza.
Non ci fermiamo mai a pensarci. Non meritiamo nessun nobel, non abbiamo mai fatto niente di più utile che prepararci un piatto di pasta al sugo.
Nulla di quello che facciamo è importante, finché non gli diamo noi importanza, finché non gli diamo attenzione, finché non lo iniziamo a fare con consapevolezza. Allora si può mettere un piede davanti all’altro per camminare fino all’ufficio postale, oppure lo si può fare per mille chilometri e andare di persona a portare conforto a un’amica. Il risultato non cambia, il mondo comunque non cambia. Ma cambia l’intenzione, e un gesto normalissimo diventa un gesto eroico. E tirare avanti, sopportare, cucinarsi l’ennesimo piatto di pasta, parlare con la gente e imparare a sentire la gente cosa ci racconta, camminare, scrivere lettere, mandare messaggi, fermarsi e annusare un cambiamento nell’aria diventano tutti gesti a loro modo eroici. Ogni gesto, qualsiasi cosa, a partire dal momento in cui gli diamo la giusta attenzione.
E tutto richiede attenzione, un’attenzione mostruosa che diventa una responsabilità, perché è l’attenzione che fa diventare grandi e importanti le cose minuscole.

Nella pregiata immagine la domanda: come fa un fiorellino così piccolo e delicato a saltar fuori dal muro di sasso, tenercisi attaccato con le radici per sporgere il più possibile verso il sole? Lui pensa di non fare nulla di più di quello che fanno tutti i fiori, e forse è proprio così. Però a me fa venire lo stesso voglia di fare il tifo per lui.

2 Comments on Loddiswell e le piccole cose insignificanti

  1. Stupefacente. Queste parole arrivano proprio al momento giusto, proprio quando sto facendo una cosa normalissima ma – a suo modo – eroica. E sono di conforto, perché io più di così non potevo ottenere.

  2. queste due foto le ho fatte in Corsica, qualche anno fa: http://www.flickr.com/photos/mastrangelina/5141448612/in/set-72157625044037684/http://www.flickr.com/photos/mastrangelina/5141448612/in/set-72157625044037684/
    mi ricordo che lo fotografai perché in un certo qual modo anche io tifavo per lui 🙂
    ciao

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