Lettera d’amore che ho perso il conto
Ti amo a piene braccia, come chi non conosce il confine tra generosità e spreco.
Ti amo a piene mani, di arraffare carezze come gatti famelici e arruffarsi il pelo litigando e lisciarselo con i baci e le moine.
Ti amo a bocca piena come quando parlare è maleducazione inutile.
Ti amo a occhi pieni di lacrime ché mi manchi e sei andato via e poi torni e sono felice.
Ti amo a pieni polmoni, anche se scriverlo non è come urlarlo ma se fosse necessario te lo urlerei fino a far cadere tutte le nuvole dal cielo e tornare la primavera a suon di tuoni e trombe.
Ti amo a pancia piena che si squassa di risate.
E con te non ho ancora finito.
Rispondi