Lettera d’amore 3071

Di te mi ricordo il sorriso più di ogni cosa. E non capita mai che ti pensi, ma se ti penso ricordo soprattutto il sorriso. Come quando mi passavi la giacca nel guardaroba di platea sinistra, per vedere quanto ci mettevo ad accorgermi che eri tu. O quando ti nascondevi per spuntarmi davanti all’improvviso. Quando ti cercavo con gli occhi nella buca dell’orchestra, e tu sorridevi. Sorridevi in quel modo che non hai perso. E quando ti ho visto questa sera ho riconosciuto per prima cosa il tuo sorriso. E ho pensato che sei sempre tu. E che sei diventato vecchio. E che allora sono diventata vecchia anche io. Di te mi ricordo che quando ci siamo conosciuti avevi la mia età di adesso e io un’infinità di anni in meno. E che eravamo stupidi, io a essere gelosa, tu ad arrivare sempre troppo tardi. Sono più di due anni che non mi scrivi. E io quasi quattro che non ti rispondo. E probabilmente il doppio che non ci vediamo e non ci parliamo.
Sei sempre il più bello di tutti.
Hai sempre lo stesso profilo anche se ora hai i capelli tutti grigi. Mi ricordo che passavo le ore a guardarti mentre dormivi, stanco. Sorridevi anche nel sonno. Io invece nel tuo sonno scappavo. Mi hai cucinato una bistecca, una volta sola. Ricordo anche questo, e ricordo una sera che abbiamo mangiato le fragole seduti sulle scale. E mi ricordo ancora il tuo profumo.
E chi lo sa se siamo diventati vecchi volendoci ancora un po’ bene. O se mi resta solo da voler bene a questi ricordi piccoli.
Questa sera eri ancora il più bello di tutti, anche se quando ti ho cercato con gli occhi tu dal palco non mi potevi vedere. Però sorridevi, eri sempre tu. Più vecchio, sempre bello, uguale a come ti ricordo, ora che dopo tutto questo tempo ti sto pensando.

Rispondi

UA-83207466-1