La ragazza nella nebbia

Dopo aver letto “La donna dei fiori di carta” non ho più osato leggere nulla di Carrisi. Un incaponimento anche abbastanza stupido, me ne rendo conto: un autore osannato in tutto il mondo per i suoi thriller, e io che penso che tanto nulla sarà mai bello come quel piccolo romanzo pieno di poesia.
Invece mi sono fatta forza e ho sfidato la mia paura di essere delusa grazie alla copertina del suo ultimo romanzo “La ragazza nella nebbia”, che mi ricorda fortissimo la sigla di True Detective (tanto per rispondere a chi dice che non si dovrebbe giudicare un libro dalla copertina). Questa commistione tra il libro come oggetto fisico, la sua copertina e la sigla di una serie tv mi ha intrigato, facendomi stupire di come bastino pochissimi elementi al nostro cervello per associare in maniera quasi automatica un “prodotto” a un’aspettativa di emozione o di intrattenimento.
Anche l’inizio della storia richiama le atmosfere consacrate all’immaginario collettivo grazie alle serie tv: il piccolo paese alpino di Avechot e la sua comunità di abitanti ricordano in alternanza Tween Peaks e il set di Les Revenants. Anche se il “caso mediatico” che si viene a creare attorno alla scomparsa di una ragazzina, grazie anche al metodo poco ortodosso di procedere del Detective incaricato delle indagini, ricorda in modo quasi disturbante Cogne, tra ciuffi di erica, vicini di casa e piccoli sentieri tra le villette monofamiliari del paese.
Ovviamente non si può dire molto di più della trama, se non che è assolutamente all’altezza di quello che ci si aspetta da un vero Maestro. Ho finito il libro in poche ore, via via sempre più avvinta dai risvolti e i rovesci della trama e degli incredibili personaggi. La ricerca della verità giocata come una partita a carte, in cui tutti barano, con motivazioni diverse e per fini diversi, ma che alla fine porta a un unico possibile risultato. E la domanda principale da cui si parte per indagare la realtà che resta senza risposta, mentre si trovano risposte a domande che sembrava superfluo perfino porsi.
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