Il post della fine dell’anno

Ciao 2014, sei stato un anno bravo.
Mi hai regalato Berlino. Un piccolo pezzo di cuore è rimasto là, al suo posto mi è rimasto un buchetto, una fessura, che fa passare il vento e canta. Grazie.
Mi hai regalato il tango. La fiducia nelle mie gambe, che fino a poco fa erano inutilmente lunghe e invece finalmente adesso hanno capito. L’abbandono, il ritrovarsi, l’attimo in cui qualcosa cade e si rompe per sempre, visto e rivisto da ogni angolazione, la fiducia. L’assurdità di abbracciare uno sconosciuto e lasciarsi portare. Grazie.
Mi hai regalato la corsa. Io, che non corro nemmeno se sto perdendo il tram. Mi hai regalato i chilometri da misurare nei polmoni che bruciano e nella gola che si secca. Il ritmo del cuore, i muscoli che pulsano, il suono delle suole sull’asfalto, una musica che non avevo mai sentito. Grazie.
Mi hai regalato l’imprò. La scoperta allegra di raccontare una storia senza sapere come finisce, e senza sapere nemmeno come comincia, che ti scuote e ti fa fare rumore di risate, come se fossi un paio di maracas piene di divertimento. E poi senza preavviso tiri fuori delle cose potentissime, nascoste, che stavano lì in attesa nel buio chissà da quanto, e finalmente vengono fuori. Si gonfiano. Si spiegano. E riempiono lo spazio. E gli occhi. Grazie.
Mi hai regalato il volo. Una mattina di luce, di fronte al Cervino, l’aria che corre contro la stoffa del parapendio: sospesi nel nulla, lontano da tutto. Toccare solo il cielo, vedere quello che possono vedere solo gli uccelli, mentre un’aquila sale in cerchi verso l’alto e ci indica le correnti. Le paure piccolissime sono rimaste a terra insieme al respiro, nei polmoni e nel naso solo cielo e meraviglia. Grazie.
Mi hai regalato persone nuove a cui voler bene. Mi impegnerò a farlo, anche se mi viene facile, mi impegnerò comunque. Grazie.
Mi hai regalato il coinquilino migliore del mondo. Grazie.
2014, sei stato un anno bravo e bello. Hai fatto talmente bene il tuo lavoro di anno che non riesco nemmeno ad essere triste nel vederti andare. Sono felice, grazie.

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photo credit: ChaoticMind75 via photopin cc

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