Il lamento del prepuzio

“Il lamento del prepuzio” di Shalom Auslander è divertente, finché non diventa noioso. Perché dopo un po’ l’arguzia a tutti i costi diventa un po’ stucchevole, la disamina maniacale del proprio vissuto è pur sempre un esercizio di autoglorificazione e per quanto raccontato in modo ironico e dissacrante un ombelico rimane sempre un ombelico (o in questo caso un prepuzio rimane sempre un prepuzio, e, occhei, pure la sua mancanza rimane sempre una cosa a cui, a un certo punto, possiamo anche decidere di non dare questo valore universale).
Poi non saprei, l’umorismo ebraico è più divertente dell’umorismo ebraico che ha come tema l’umorismo ebraico.
Per fortuna è breve.
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