Il gatto venuto dall’inferno

Quando sei un amante dei felini sembra che chiunque si debba fare carico di assecondare con ogni mezzo questa inclinazione, e da quando il primo micio varca la porta di casa la strada viene considerata aperta per tutta una serie di regali a tema. Ovviamente i libri non mancano mai, anche perché i gatti sono dei perfetti personaggi da romanzo. Questo libro però, che mi è stato regalato per il compleanno, non ha la pucciosa e rassicurante profusione di buoni sentimenti che di solito caratterizza la letteratura per gattare. Anzi. L’ambientazione è super gotica, un cottage frustato dagli elementi nel freddo dell’Inghilterra, il protagonista un professore in pensione. La storia si dipana tra tutto quello che scolasticamente possiamo aspettarci dalla premessa: sette dedite a misteriosi riti, personalità inquietanti e deviate, plagi, sofferenze, abomini. E poi lui, il gatto venuto dall’inferno.
La mia parte preferita è la teoria, che è poi l’assunto di tutta la narrazione, che un tempo i gatti fossero creature molto più potenti di ora, in grado di stecchire una vittima semplicemente con lo sguardo. A volte alzo gli occhi verso il divano su cui sono acquattati i miei tre ammassi di pelo ronfante e in effetti ce n’è sempre almeno uno che mi fissa, e che si stupisce di come io possa essere ancora viva nonostante il suo tentativo di incenerirmi: un profondo disappunto che non posso fare a meno di notare con un po’ di inquietudine. O l’idea che insieme al loro potere psichico sia venuta meno anche la loro prestanza, ma che sia rimasto un riflesso dei loro malvagi intenti quando si accucciano in braccio e “impastano” con le zampine contro le nostre cosce: i veterinari ce lo spiegano come un gesto d’affetto, un riflesso di un comportamento da cuccioli, ma in realtà stanno cercando la vena femorale per reciderla di netto come ai vecchi tempi.
Insomma, teorie abbastanza inquietanti che unite all’immancabile conta delle varie vite di cui ogni gatto dispone hanno resto la mia convivenza con i tre pulcioni abbastanza scomoda. Ma solo per il tempo di lettura, e per fortuna è un romanzo leggerissimo e velocissimo.
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