Ho visto La bella e la bestia

E mi è piaciuto tantissimo.
Certo, sono presenti diversi fattori che potrebbero aver influenzato il mio giudizio in modo abbastanza decisivo, per esempio era la seconda serata di libera uscita da quando è nata Tilda nonché la prima volta al cinema da circa 10 mesi. Inoltre io e mia sorella nel corso degli anni abbiamo consumato la vhs del cartone animato e credo sia sempre molto bello e rassicurante farsi raccontare una storia conosciuta con qualche piccolo aggiornamento.

Ma veniamo al dunque, che non siamo qui a perdere tempo:

Emma Watson
Ovviamente splendida. Anche perché lei È Belle. Che sogno: essere una bellissima secchiona e non solo recitare la parte della strega più bellissima e secchiona del mondo ma anche quella della principessa Disney più secchionissima di sempre. La perfezione.
Nel personaggio di Belle poi ho visto una sfumatura un po’ più cruda, non so se dovuta all’effettiva resa del live action o a causa del mio sguardo differente. In ogni caso Belle non è strana perché semplicemente è diversa: lei vuole essere diversa. E quando tutto il villaggio canta “lei non è come noi” è perché lei non vuole essere come noi. Snob, certo. Fastidiosamente indipendente. Però teniamolo in conto: lei non si adegua agli standard del villaggio, segue la sua idea di identità anche a costo di risultare non solo strana ma proprio antipatica, che è una sfumatura un pochino più forte. Basta con le strane ma buffe, basta con questa idea che porta alla deriva di tutte le Amelie Poulain, basta con le strane perché troppo adorabili: una può essere strana e stronza e questo va bene comunque.

Un personaggio gay?
MA DAVVERO?!? Quando è uscito il cartone avevo sui 12 anni, quindi anche se ai miei tempi si maturava un po’ meno in fretta mi ero già resa conto che LeTont vivesse una sua bromance a senso unico con Gaston. Se poi sia utile enunciare apertamente e dichiarare ufficialmente che LeTont sia gay non sto a discuterlo perché non ne ho gli strumenti. State comunque tutti molto calmi e sereni: nemmeno questa volta il gender verrà a tirarvi i piedi di notte mentre dormite ed è più facile che le vostre creature restino traumatizzate dalle scene nel bosco con i lupi feroci che non dalla serenata da osteria in cui LeTont esalta la virile prestanza di Gaston.

Le canzoni
Le canzoni sono diverse. Sì. Oltre a esserci canzoni in più rispetto al cartone (per somma gioia di Massimo che si agitava come un’anguilla sibilando bestemmie nella sua poltroncina ogni volta che partiva il momento musical) le canzoni vecchie hanno parole diverse. A me personalmente non ha dato più di tanto fastidio: fa comunque parte di quella sensazione rassicurante di vedere qualcosa di nuovo che però è già conosciuto. Diverso, senza andare troppo lontano.
Certo, per fortuna la canzone del ballo è rimasta uguale, cambiare quella sarebbe davvero stato troppo, il vero problema è che ha una melodia che si incolla al cervello e quindi il giorno dopo mi sono messa la piccola in fascia e ho proceduto alla sua iniziazione.

Rispondi

UA-83207466-1