Guida astrologica per cuori infranti
GUIDA ASTROLOGICA PER CUORI INFRANTI
Perché la maggior parte delle protagoniste dei romanzi rosa italiani si chiama Alice? Questa è l’unica domanda che mi viene dopo aver letto questo libro che invece sotto ogni altro aspetto è perfettamente soddisfacente. La trama è ben congegnata, i protagonisti sono abbastanza pazzarielli ma senza diventare completamente inverosimili. Il “motore astrologico” porta avanti gli eventi in modo molto naturale, tutto ha una spiegazione logica, nessun buco nella trama, nessuna giustificazione surreale o deus ex machina a risolvere i nodi dello sviluppo e ci si ritrova alle ultime pagine senza quasi accorgersene. Insomma, un libro perfetto. Nonostante questo però c’è qualcosa che non mi torna, qualcosa che mi ha lasciato uno strano retrogusto. Come se tutta questa perfezione fosse pianificata a tavolino, molta testa e meno cuore. Come un compito da prima della classe in cui si vede l’impegno e la costanza ma non emerge il guizzo di individualità. C’è forse un pochino di freddezza che emerge dal perfettamente solido e stabile telaio in metallo che regge tutta la narrazione e che magari si sarebbe potuto dissimulare meglio, nascondendolo sotto gli strati di cartapesta decorati a stelline che comunque non mancano. Forse si tratta dell’ansia di fare bene di un’esordiente molto promettente, quindi con il beneficio del dubbio aspetto la prossima fatica di Silvia Zucca in cui sicuramente saprà mettere la stessa maestria nella struttura lasciandosi andare però un po’ di più.
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