Figlie sagge

“Ci vuole un padre saggio per conoscere il proprio figlio”, dice William Shakespeare. E Angela Carter risponde che per conoscere il proprio padre ci vogliono almeno due figlie sagge. Dora e Nora sono nate proprio lo stesso giorno di Shakespeare, il 23 aprile, che guarda caso è anche il giorno del compleanno del loro padre. Nate nella parte di Londra dalla parte sbagliata del Tamigi e sicuramente nella parte sbagliata della loro stessa famiglia, le due gemelle settantacinquenni si preparano alla festa celebrativa di cent’anni del loro padre, e ci preparano a un tuffo in un mare turbinoso e spumeggiante tra quinte teatrali, vaudeville, scambi di persona, colpi di scena e riconoscimenti improbabili che avrebbero fatto la felicità di Shakespeare. Arrampicandosi sull’albero genealogico della famiglia Hazard e le sue alterne fortune nello show-biz, dal teatro fino alla televisione passando per ogni sfumatura, ci si trova catapultati in un mondo in cui le regole non esistono se non per essere infrante, in cui le coppie di gemelli si moltiplicano come in un gioco di specchi, in cui il tema del doppio viene toccato in modo giullaresco e dove si fanno strada anche piccole concessioni alla nostalgia. Sfrontatissimo e buffo, questo romanzo è un inno alla libertà che viene celebrata mentre scoppiettano piccoli fuochi d’artificio, petardi e tabù: una giostra alimentata dal senso dell’umorismo e dalla gioia di vivere.
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