Cercando Alaska

cercando-alaska“Noi siamo indistruttibili nella misura in cui crediamo di esserlo”

Mi hanno detto che avrei pianto.
Ho pianto.
Avevo già letto “Colpa delle stelle”, quindi credevo di essere preparata.
Ho pianto molto di più.

Io non credo di aver avuto un’adolescenza particolarmente difficile, dura, dolorosa o qualunque altro aggettivo che inizi con la d. Ma leggere storie di adolescenti mi spezza sempre il cuore, soprattutto quando sono scritte così bene – e abbiamo capito che John Green queste storie le sa scrivere proprio molto bene. In questo romanzo si sente quel distacco difficile dall’infanzia, lo smarrimento, la sfida. È un romanzo di ragazzini, ma ha una vena più oscura che serpeggia per tutta la durata senza però mai emergere, un brivido, un fastidio che non si riesce a individuare. Spezza il cuore, ma non in quel modo totale per cui dopo c’è una sana catarsi e si è pronti a ricominciare. Lo spezza in quel modo in cui si spezza il cuore ai ragazzini. In modo irreparabile, ma senza compromettere la funzionalità.
E non so se sia una tenerezza postuma per la ragazzina ipersensibile e spaventata che ero, come una tardiva immedesimazione, o se sia una proiezione di senso materno e di protezione verso i protagonisti, ma mi sembra di soffrire di più nel leggere queste storie di quanto abbia in effetti sofferto davvero nei miei 17 anni.
Il fatto è che quando sei così giovane e così “nuovo” ti credi indistruttibile, e in qualche modo lo sei. Poi inizi a consumarti agli angoli e nelle cuciture, perdi un po’ di questa convinzione, e da lì in poi ti affanni a ricercare dei significati che pensavi ti fossero sfuggiti solo perché eri stupido e “nuovo”. E invece no. Ecco. Forse la mia tenerezza che mi spezza il cuore è il desiderio di dire a questi ragazzini che non è crescendo che troveranno le risposte che cercano, che tutto quello che c’è da capire l’hanno già capito, che diventare adulti è solo una fregatura e non si guadagna più di tanto in saggezza. E che quelle risposte non verranno, nemmeno con gli anni, nemmeno con le rughe.

 

 

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2 Comments on Cercando Alaska

  1. E’ una recensione stupenda.
    Io l’ho letto all’inizio dell’anno scorso e mi si era spezzato il cuore anche a me.

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