Black mirror

Passano le settimane e non è che le persone spariscano. No. Al massimo le vedi vivere un pochino altrove.
Io ad esempio ho aggiunto nuove destinazioni ai miei spostamenti pendolari, corro la pianura padana in lungo e in largo. Vedo le persone vivere, dai finestrini dei treni e dei taxi e dei bus dai numeri strani: le vedo veloci lente ferme che vivono da altre parti.

Accumulo le pagine dei libri che vorrei leggere. Le accumulo di notte, quando mi addormento seduta nel letto con il kindle sul petto e la luce accesa e le ritrovo la mattina insieme alla valigia e a un nuovo senso di responsabilità che mi fa alzare con urgenza e mi butta fuori di casa.

Accumulo i commenti di spam nel blog, perché non c’è il tempo di mettere user id e password, e lo leggo da fuori e mi stupisco e mi domando quando mai arriva un post nuovo e che noia sempre leggere le stesse cose.

Ma soprattutto accumulo stelline. Perché al di là dei lavori nuovi, dei viaggi, delle serate all’opera, dei progetti che si affacciano per chiedere se sono pronta e se si va, c’è una cosa che mi ha cambiato la vita nell’ultimo mese ed è ANIMAL CROSSING NEW LEAF.

Quindi se non mi vedete provate a cercare dietro i finestrini di qualche treno o di qualche taxi o di qualche bus dai numeri strani. Io vivo altrove, in un villaggio dove crescono fiori e frutta, dove raccolgo conchiglie e faccio il sindaco progettando mirabolanti opere pubbliche ma poi in realtà passo buona parte del tempo a pescare.

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