Le storie degli altri

“Le storie degli altri” è un racconto sui confini, sull’esigenza di rispettarli e sui rischi che si corrono a volerli oltrepassare. I confini possono essere nidificati l’uno nell’altro, come il palazzo in cui si svolge la storia che separa il mondo dei protagonisti dal mondo esterno, e a sua volta è diviso dalle porte, dai pavimenti, dai soffitti degli appartamenti in cui vivono gli inquilini. I corpi sono confini, barriere che si oppongono all’altro, e quando perdono il loro interlocutore eletto e quindi il loro senso di definizione per contrapposizione chiedono di essere invasi con la violenza. Parole e silenzi, rumori spiati attraverso i muri e i soffitti, la buona educazione come una corazza, gli odori che si diffondono e creano disagio perché non sono in grado di rispettare né i confini materiali tra i luoghi fisici e tra i corpi, né quelli mentali fatti di distacco e volontario disinteresse educato, costringendo i protagonisti al confronto.
Molto bello, a volte sembra perdere il filo e poi invece dal nulla monta di intensità, a volte assolutamente asettico per poi sorprendere con una sensualità improvvisa: una scrittura sfibrante, ma non per questo meno gradevole e coinvolgente.
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photo credit: robert madeira via photopin cc
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